Articoli e servizi culturali
Amici di terra mantovana
Dicono che il Po divida e crei una barriera fra province, eppure in qualche caso può unire e ravvicinare le sue sponde. Questo è avvenuto fra terra rodigina e mantovana, con gli interventi di chi vi sta scrivendo su queste colonne, all'Università Popolare di Sermide, con la recensione di libri nati in quella terra, nelle pagine della nostra rivista che i sermidesi hanno dimostrato di apprezzare, e quindi con una festa di addio all'estate, aperta anche ad ospiti polesani.
A Carbonara Po, ai bordi della piscina della splendida villa liberty dei coniugi Fornasa (Paola Longhini Fornasa è appunto presidente dell'Università) ha avuto luogo una ricostruzione spiritosa di un "antico borgo". Fra gli ospiti illustri si è vista Germana Provasi dare prova della sua artistica qualità di ceramista, Alessandra Micheli Scachetti - Presidente del gruppo Donne Unicef - ha briosamente intrattenuto gli ospiti in lingua mantovana, illustrando usi e cose del passato. Si è fatta notare la presenza di Renzo Tarchini, presidente della C.R.I. mantovana e non è certo passata inosservata la capacità di vivacizzare una lettura poetica, da parte di Bruino Bnà, primario medico nell'ospedale mantovano.
Proprio a Rovigo - per rendere ancora più stretti i vincoli fra le due terre - Fabio Chiozzini si è dovuto recare per trovare l'attrezzatura da arrotino (che anche i mantovani chiamano moleta) con cui ha dimostrato un mestiere che va sparendo.
Molto applaudita la performance dell'imprenditore agricolo Gianni Savoia (corredato dalla deliziosa consorte Bruna che - con l'amica Miriam - ha curato lo stand dei cappelli e scialli antichi), che ha illustrato le funzioni di una vecchia macchina agricola, strano ibrido nato da un' auto d'epoca e una sgranatrice d'altri tempi.
La moglie del Generale Giovanni Raguseo, la dolce signora Lucia, ha dato prova della fattura di pizzi e merletti pugliesi. La pittrice Magda Gavioli, ha ingentilito la giornata con il suo elegante tocco di colore.
Dopo le fatiche della gente di questo operoso borgo, si è ritenuto giusto mostrare anche un malizioso "sollazzo" , appunto un postribulum, con la bella Adriana Roveggio sdraiata su una dormeuse, forse più intimidita che allusiva, visto il difficile e piccante ruolo che le era stato affidato...
La padrona di casa (che assieme al marito svolge la professione di farmacista) ha chiuso le attività del "borgo" ricostruito, illustrando il suo elisir di "madama Herborina", un medicamento che induce alla pace e alla vita serena.
Alla conclusione di una gustosissima cena all'aperto, Gianbeppe - l'ospitalisimo padrone di casa - ha illustrato agli ospiti la sua preziosa collezione di oggettistica ebraica.
Grazia Giordani
Data pubblicazione su Web: 12 Settembre 2006