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Maghi, fattuchiere e guaritrici squallidi imbroglioni

C'è un detto veneto che recita: "mal che s'è volù ne l'è mai massa", come a dire che se andiamo in cerca di guai, la colpa è solo nostra. Ma questo non basta certo a giustificare le azioni ladronesche e le truffe di sedicenti maghi e guaritori pronti a carpire denaro a gente semplice, sprovveduta o disperata che ingenuamente si affida ai loro "miracolosi" rimedi.
A far scalpore è stato soprattutto lo smascherare le malversazioni di Vanna Marchi & Company da parte della televisiva "Striscia la notizia"; così si è come aperto un "rubinetto" da cui è scaturita a profluvi l'acqua di altri imbrogli e di altre truffe a danno di chi crede nelle facili vincite al lotto, nelle guarigioni miracolose e nel malocchio.
E si è così visto che la Marchi era in buona compagnia, addirittura sopraffatta nella maestria del raggiro, da una certa Irene La Monaca, "maestra di scienza esoterica con sede a Milano", in possesso di ben diciannove identità, per cui poteva diventare di volta in volta medium, sensitiva o sacerdotessa esotica.
Fortunatamente, c'è sempre qualche pensionata o qualche persona dotata di un po' più di raziocinio - seppure tardivo - atta a sventare le truffe a danno di sprovveduti e di persone indifese.
Certo è che il fenomeno maghi ha preso piede da noi, in Italia, in maniera impressionante; secondo il rapporto 2000 di "Telefono Antiplagio" risulta che il 49% si trova nel Nord, il 21% nel Centro e il 30% nel Sud e nelle Isole. Il fatturato annuo è stato stimato in 13 miliardi di euro: una cifretta niente male.
Dicono che i consumatori di riti magici in Italia ammontino ad 8 milioni e che 45 sia la media dell'età dei cittadini coinvolti, con prevalenza al femminile.
Certamente anche il Polesine non è esente da questa miseria.
Cosa spinge l'umanità a ricorrere a queste - diciamo - consulenze?
Delusioni sentimentali, dissapori in casa, difficoltà psicologiche, difficoltà economiche, illusioni di una vita migliore.
La lettura dei quaderni, archivio sequestrato dalla Finanza, appartenente alla maga dalle diciannove identità -, offre squarci di alta drammaticità: "Ho due figli handicappati e mi sento schiacciata dalla depressione - confida una madre disperata . mi dia una mano per uscire da questo vicolo cieco". E un'altra madre: "I miei figli sono schiavi della droga, cosa devo fare?". Non mancano casi di malati terminali: se la medicina si è arresa, si spera nella magia.
L'appello più sconvolgente è apparso quello di un certo Giuseppe: "Ho scoperto di essere un portatore di Aids, la fidanzata mi ha piantato. Se nessuno mi aiuta non mi resta che il suicidio". Dunque, storie sconvolgenti che rivelano soggetti vittime dell'ignoranza, della superstizione, ma soprattutto della disperazione.
Nell'aver messo nero su bianco questo dossier di casi disgraziati, fra i quali occhieggia anche qualche richiesta piccante, di vegliardi che sperano in un rinnovato vigore erotico, o venale di clienti che vorrebbero vincite facili, con numeri sicuri, l'impegno della maga dai diciannove volti e dei suoi collaboratori, non deve esser stato esente da una criminale spietatezza, un maniacale cinismo che non può non suscitare il nostro ribrezzo. E si tenga conto anche delle postille e delle chiose, tipo: "questa è una persona intelligente - oppure - è una grande cretino a cui si può spillare molto di più".
Ai 14 milioni e rotti di euro del giro d'affari dello "studio" milanese e ai 14 mila clienti della maga si è giunti appunto esaminando la dettagliata contabilità dei quaderni. Il costo delle prestazioni, a seconda della delicatezza del caso, variano dai 150 ai 1.500 euro, quando si dovevano mettere in campo forze esoteriche particolarmente intense, e non mancavano offerte speciali, tipo l'abbonamento per ricevere l'oroscopo 60 giorni di fila, per cui bastavano3 mila euro.
Eppure, nonostante i giornali, la TV e tutti i media parlino di queste truffe e raggiri, la gente continua a prestar credito a stregonerie, fatture contro il malocchio, lettura dei tarocchi, e continua a credere all'aura positiva e negativa e a simili idiozie in cui gli "stregoni" inzuppano il pane, per imbrogliare meglio i loro polli.. Canali di TV private continuano a mostrarci "pitonesse" oracolanti e sproloquianti sul destino amoroso ed economico di credulone (più donne che uomini a dire il vero…).
Quando la gente imparerà ad autodifendersi, a non credere alle bubbole e alle panzane? Quando smetterà di offrire se stessa e il proprio portafoglio in pasto alla malafede di spietati imbroglioni?

Grazia Giordani

Data pubblicazione su Web: 12 Settembre 2006

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