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Tutte le mie sorelle
di Judith Lennox, Corbaccio

Antomia di due famiglie
Da lungo tempo la casa editrice Corbaccio guarda con attenzione al mondo femminile, privilegiando il "pianeta donna", consapevole forse anche del fatto che - stando alle statistiche - le lettrici sovrastano numericamente i lettori, orientate prevalentemente verso il genere sentimentale, prese soprattutto dalle pagine che parlano di vicende amorose, meglio se venate da un pizzico di mistero o dalla sorpresa di qualche imprevisto.
Così, autrici come Judith Lennox, nata a Salisbury nel Wiltshire - nota per il romanzo di successo Sussurri in giardino - o Marya Hornbacher che vive nel Minnesota, già autrice del toccante Sprecata, un memoir sull'anoressia, ci propongono le loro nuove opere che in patria hanno incontrato calorosi consensi di critica e vendite.
Il romanzo della Lennox Tutte le mie sorelle (Titolo originale All My Sisters, Corbaccio, pp.511, euro 19,60, traduzione di Lucia Corradini Caspani), ambientato sullo sfondo della prima guerra mondiale, ci fa conoscere quattro vivaci sorelle: Iris, Marianne, Eva e Clemency che lottano alacremente per la conquista della libertà e dei diritti della donna. I loro destini prendono vie diverse quando la ventiquattrenne Marianne incontra l'affascinante Arthur, dotato di uno charme inquietante, colpita da un irresistibile attrazione per quello che le sembra essere l'amore di tutta la sua vita; Iris diventa infermiera in un ospedale londinese dopo aver convolato a nozze cosiddette "importanti"; Eva s'inamora di un artista bohémien, abbandonando a sua volta le velleità di farsi avanti nel mondo dell'arte. Solo Clémency resta nella casa di famiglia per prendersi cura della madre ammalata.
Le illusioni amorose di Marianne si sciolgono come neve al sole. L'affascinante Arthur, con cui vive confinata in un avamposto dell'impero britannico, è un marito spietato e pericoloso, per cui a sostenerla e darle la forza di tirare avanti è solo l'amore per il figlio e il ricordo delle donne care di casa sua, madre e sorelle. La guerra, come ben sappiamo, ha una forza cieca ed inesorabile, travolgendo e sconvolgendo l'esistenza di tutti. Da questa tempesta sortirà però anche la speranza di un nuovo amore per le quattro sorelle ricominciando una nuova vita, sciogliendo i lacci che le legavano alla precedente esistenza.
Romanzo di guerra e di amori perduti e ritrovati Tutte le mie sorelle è una storia densa di fatti, persone e cose, una grande saga, scritta con toccante capacità di analizzare il cuore femminile.
Al centro dell'inverno della Hornbacher (Titolo originale: The center of winter, Corbaccio, pp.362, euro 17,60, traduzione di Laura Pignatti), ambientato in una cittadina del Minnesota, ci fa entrare nella sventura della famiglia Schiller, colpita dalla tragedia del suicidio di Arthur che si congeda dalla vita lasciandosi alle spalle la moglie, un figlio dodicenne con gravi disturbi psichici e una bimba di soli sei anni.
Saranno le voci alternate degli sventurati superstiti, sarà il terzetto di Claire, Esau e Katie a farci intendere come adulti e bambini s'impegnino a lottare per la sopravvivenza, nel reciproco solidale conforto.
Ammirevole per la capacità di imprimere vivezza ai dialoghi, la scrittura della Hornbacher sa tracciare un commovente ritratto di una famiglia affranta dalla tragedia, ma non schiacciata, creando personaggi vibranti di umanità, evocando l'animo infantile con mano delicata, insegnando a noi lettori come non ci si debba dare per vinti anche quando tutto parrebbe essere sprofondato nel baratro più oscuro, perché finché siamo capaci di sognare un' "isola piena di rumori, suoni e dolci arie che danno piacere e non fanno male" la speranza di risorgere non può e non deve venire meno; non si può "vivere col passato che ti ingombra la casa (…) si deve amare quello che resta", imponendosi di guardare avanti, non rifiutando nemmeno nuove possibilità di incontri. L'inverno non sarà perpetuo; fatalmente gli farà seguito la primavera e un po' di ottimismo scalda l'umore di tutti noi, pur essendo ben consapevoli del fatto che la vita non è facile come un romanzo.
Grazia Giordani

Grazia Giordani

Data pubblicazione su Web: 08 Gennaio 2007

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