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Mare Notte
di Donatello Bellomo, Mursia

Il mistero della polena
Comprendiamo la delusione degli appassionati lettori di Conan Doyle, quando l’autore fece morire il suo Sherlock Holmes, poiché è fatale affezionarsi ai personaggi dotati di spiccato carattere, quindi, anche chi ha amato Cédric Detouches (non de plume di Louis Férdinand Céline) e il suo alter ego, il giornalista skipper, usciti dalla penna di Donatello Bellomo, proverà un sentimento diviso a metà tra la gioia di ritrovare i due amati e ironici personaggi e il disappunto di doverli per sempre lasciare, col nuovo romanzo Mare Notte (Mursia, pp.262, euro 18). Infatti, con questo nuovo libro, vestito da un splendida copertina, enigmatica come i suoi contenuti, si chiude la quadrilogia iniziata con L’ultima notte sul Normandie (Sperling & Kupfer), proseguita con L’uomo del cargo e La donna della tempesta, entrambi per i tipi di Mursia. Non è detto che – sull’esempio del grande scozzese che lo ha preceduto, Bellomo, caporedattore culturale delle pagine dell’Arena, non ci ripensi , resuscitando la “complicità esistenziale tanto tenace con i suoi personaggi.
Protagonista è sempre il mare nel cui ventre si coagulano situazioni arcane. Questa volta è affidato a una polena di donna, ambigua, quanto affascinante – a mio avviso dotata di uno charme maggiore delle sue sorelle in carne ed ossa – il clou del mistero che incuriosirà i lettori a origliare dentro la vita di Detouches, che sotto la scorza della virile ironia sa nascondere insospettate delicatezze e umanità.
Attorno al seducente lupo di mare si muovono due figure femminili di diversa età: la mitica Pauline, l’ineffabile dama senza tempo che Detouches ha amato quasi con soggezione, ritenendola “una piccola dea che passeggia in un mondo sbagliato” e la giovane pianista Claudia Ricci, conosciuta nelle drammatiche ore del naufragio del transatlantico Andrea Doria. Attorno ad esse alita un inquietante enigma. Sarà compito del giornalista skipper gettrsi nel ginepraio per svelare il mistero, racchiuso nella polena che si è fatta custode della storia legata al capitano e alla giovane pianista. I lettori, attraverso le inquietudini personali e i rovelli dell’investigatore d’eccezione saranno trascinati in una vera galoppata estenuante, un lungo viaggio, non solo fisico, da La Rochelle a Santa Margherita Ligure, da Parigi a Verona , alla scoperta di un amore difficile, costellato di sorprendenti dolori. IL lessico bellomiano è ancora una volta parlato, spesso jazzistico, ritmato dal sassofono dell’amato Dexter Gordon o dalla tromba di Chet Baker, per approdare a note vibranti come i soprassalti del cuore.

Grazia Giordani

Data pubblicazione su Web: 03 Novembre 2008

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