Recensioni e servizi culturali
In nessun luogo di Roberto Saporito, A e B
Saporito, un viaggio alle radici del dolore
In nessun luogo, l’ultimo romanzo dello scrittore piemontese, la storia di un sopravvissuto
Saporito, un viaggio alle radici del dolore
Grazia Giordani
Da molto tempo apprezziamo la penna dello scrittore Roberto Saporito di cui abbiamo recensito quasi l’opera omnia. In questi giorni fa l’occhiolino nelle principali librerie il suo fresco di stampa “In nessun luogo” (A&B Editore, pp.91, euro10), un toccante romanzo tra finzione e verità. È la storia di un sopravvissuto, ulcerato dalla morte della moglie, quindi indeciso se continuare a vivere o anche solo sopravvivere, se continuare nella sofferenza o cercare di farsene una ragione. “Sono più di due mesi che non fai più assolutamente nulla – scrive nell’incipit del romanzo-, se non guardare serie televisive o ingurgitare gocce di Xanax, o far la spesa (minima) al supermercato sotto casa”. Decide, quindi, di ripercorrere tutti i luoghi in cui era stato con l’amatissima moglie. Con lei aveva visitato quasi tutta l’Europa. Il suo diventa quasi un viaggio/non viaggio, con false partenze e falsi arrivi, un ramingare dentro sé stesso, perché più che difficile gli appare impossibile elaborare un lutto tanto ulcerante. “Vi piaceva venire a Parigi-scrive-, vi piaceva constatare i cambiamenti della città di anno in anno, un luogo in perenne evoluzione o involuzione, questione di punti di vista, locali che chiudevano, locali che aprivano, aumento dei controlli di polizia e esercito in assetto da guerra santa in luoghi sensibili (aumentati e sempre più sensibili) e alle principali fermate della metropolitana”. Torna Saporito persino a Lourdes, luogo in cui lei credeva di trovare sollievo alla sua grave malattia. Si reca ad Amsterdam, in luoghi dove erano stati tanto felici. A un certo punto ha la strana sensazione di non star scrivendo la verità. Pensa che il romanzo sia una grande bugia. E dice a sé stesso che se vuoi la verità non devi cercarla nella scrittura di un romanzo. Quello dell’Autore è un viaggio fatto di false partenze, ripensamenti, dubbi continui; un viaggio alla fine dentro sé stesso, trascinandosi in non-luoghi, dove aeroporti e alberghi sembrano posti provvisori che non costringono il protagonista ad operare delle vere scelte. Tutto resta sospeso, lacerante, non concluso. Impossibile elaborare un lutto così urente. Scritto con l’inchiostro del dolore questo romanzo verità ci ha profondamente commossi.
Roberto Saporito è nato ad Alba (CN) nel 1962. Ha studiato giornalismo. Ha diretto una galleria d’’arte per trent’anni. Ha pubblicato raccolte di racconti e romanzi, tra i quali ricordiamo “Harley Davidson” (1996). “Il rumore della terra che gira (2010), “Come un film francese (2015) “Respira” (2017) “Come una barca sul cemento” (2019). Ha collaborato con la rivista letteraria di Milano “Satisfiction” con una personale rubrica.
Grazia Giordani
Data pubblicazione su Web: 31 Ottobre 2022