Recensioni e servizi culturali
Almanacco Bompiani 1999 - Leonardo Sciascia
LEONARDO SCIASCIA PROTAGONISTA
DELL'ALMANACCO BOMPIANI 1999
Riceviamo dalla Bompiani l'Almanacco 1999, dedicato a Leonardo Sciascia,
che Matteo Collura ha curato con intelligente affetto, selezionando saggi significativi
- usciti dalle più importanti penne critiche -, sulla vita del grande
amico e Maestro scomparso, e arricchendo il volume di "un ormai introvabile
apologo di Sciascia, scritto sotto forma teatrale, protagonisti Napoleone, Chateaubriand,
Savinio e un immaginario giovane d'oggi".
Un interessante corredo fotografico offre un viaggio inedito dentro la vita
del grande scrittore siciliano, quasi un film che non resta muto, in quanto
le didascalie puntuali e dense di acclaranti notizie proposte dal curatore dell'opera,
hanno la capacità di "sonorizzare" le immagini.
Luigi Barzini - che apre la silloge dei saggi - non esita a definire Sciascia:
"uno dei pochi bravi romanzieri italiani, forse il più bravo di
tutti"; a proposito del Consiglio d'Egitto, Giancarlo Vigorelli
lo definisce senza mezzi termini "un capolavoro"; Indro Montanelli
sottolinea la sciasciana "acutissima penetrazione psicologica, la scrittura
asciutta, stringente, senz'adipe né cellulite, i giudizi taglienti e
a bersaglio su uomini e cose..."; Alberto Moravia parla di "...uno
scorcio di descrizione della società siciliana, in pagine graffianti
e ambigue, tra le sue migliori da ultimo", a proposito di Il cavaliere
e la morte.
Nel suo pezzo originale e anticonformista Giuseppe Bonaviri scrive: "Ma
la lezione che questo scrittore tramanderà ai posteri, resterà
quella del pudore espressivo, cioè di una tecnica di scrittura originale
e nuova". Massimo Colesanti crea un colto parallelo Sciascia-Stendhal.
Gesualdo Bufalino scrive: "Né vi è sillaba che a pronunziarla
non si trascini dietro un frantume di favola e di racconto; nessun racconto
che non tradisca una lieve dolenzia della memoria; nessuna memoria sotto cui
non trapeli una moralità"
Enzo Siciliano è colpito dal "... tono balenante di racconto che
hanno le sue pagine storiche, venate insieme dell'allusività e della
causticità di uno scrittore di prim'ordine..." .
Ian Thompson fa un grande complimento all'originalità sciasciana affermando
che "non assomiglia a nessun'altra opera di un autore europeo"; Manuel
Scorza scrive che: "Sciascia è uno degli scrittori contemporanei
che cerca con grande insistenza, con la forza del pensiero e dello stile, di
risolvere il grande mistero: trovare il volto invisibile".
Il lettore si troverà in sintonia con Collura - sfogliando questo Almanacco
esaustivo, quanto struggente, come riescono ad esserlo tutte le pagine che ricordano
chi non è più fra noi - riscontrando "la lungimiranza - a
volte disperata - di Sciascia. Una lungimiranza che gli veniva non da doti profetiche
(che grottesca figura sarebbe stata quella di uno Sciascia profeta), ma dalla
sua capacità - e voglia - di guardare in faccia la realtà e di
dedurne - razionalmente, cristianamente - gli sbocchi possibili. Per questo,
puntualmente, i fatti gli hanno dato ragione. Perché è avvenuto,
e avviene, quel che Picasso diceva a proposito del suo ritratto di Gertrude
Stein, ritenuto non somigliante da molti osservatori (e Sciascia da qualche
parte lo ricorda): "Le somiglierà".
Matteo Collura, agrigentino (1945,) giornalista culturale del Corriere della Sera, ha pubblicato Associazione indigenti (Einaudi 1979), originale e irto romanzo sociale; Sicilia (Magnus 1987); Baltico (Reverdito,1988); Italia, sogno di un viaggio (Magnus, 1991); Perdersi in manicomio (Pungitopo, 1993), struggente inchiesta sul manicomio di Agrigento, corredata di fotografie di Lillo Rizzo e Tano Siracusa; Il maestro di Regalpetra (Longanesi, 1996), pluripremiato e umanissimo saggio sulla vita di Leonardo Sciascia., presentato nel giugno del '97 anche in Accademia dei Concordi a Rovigo; Sicilia sconosciuta (Rizzoli, 97), un suggestivo viaggio nella terra di Pirandello, Sciascia, Brancati e Tomasi di Lampedusa, alla ricerca anche di luoghi inediti, di angoli tutti da scoprire, supportati da un originale conforto artistico-letterario. Sottotitolato Itinerari insoliti e curiosi, il volume è stato da noi recensito nelle pagine dell'Arena e della Repubblica Veneta.
Grazia Giordani