Recensioni e servizi culturali
Il partner di John Grisham, Mondadori
LA DOPPIA VITA
L'ultimo giallo dell'inventore del legal thriller
Soltanto penne abili e smaliziate come quella di John Grisham, capaci
di toccare tutte le corde del cuore, possono persuadere il lettore a parteggiare
per il trasgressore, per colui che infrange la legge. Nel caso del Partner,
ultima fatica letteraria dell'inventore del "legal thriller", in Italia
affezionatissimo alla Mondadori per i cui tipi sono usciti Il Socio,
Il Cliente, L'Appello e La Giuria, solo per citare alcuni
dei titoli più noti, il trasgressore è un promettente avvocato
di un grande studio legale americano che un bel (o brutto ?) giorno abbandona
casa, moglie, figlia e lavoro, architettando una rocambolesca fuga, fingendosi
morto,carbonizzato, in un incidente automobilistico. E - fatto che non è
certo una quisquilia - appropriandosi di ben novanta milioni di dollari, ai
danni di Benny Aricia, uomo senza scrupoli che aveva messo in atto un piano
per defraudare sia l'azienda per cui lavorava, che il governo, assistito dai
quattro legali volponi, colleghi associati di Patrick, protagonista del romanzo.
Dicevamo che la penna dell'autore è tanto sottile nel farci parteggiare
per il colpevole, proprio perché da quell'abile avvocato-scrittore che
è Grisham, sa creare attenuanti psicologiche al personaggio, rendendolo
credibile e persino simpatico al lettore. Patrick, il giovane uomo di legge
fuggiasco, trova il modo non solo di lasciarsi alle spalle tutti i problemi,
il tran-tran monotono della vita, ma anche e soprattutto le sofferenze di un
matrimonio malriuscito con una moglie fedifraga, madre di una bambina di cui
lui sospetta fortemente di non essere il padre, e colleghi di lavoro sleali
che lo stanno estromettendo dai guadagni, con la complicità del losco
Aricia. Lasciando la provinciale cittadina di Biloxi, nello stato del Mississippi,
per fuggire in una cittadina brasiliana, al confine con il Paraguay, Patrick
diventa Danilo : dimagrisce una trentina di chili, subisce un'operazione di
plastica al volto, muta pettinatura, ma soprattutto cambia "dentro",
si sdoppia veramente in un uomo nuovo, liberato dai vincoli del passato.
Quando in Brasile il fuggiasco viene catturato, si scatena un odio infuocato
contro di lui. Primi a detestarlo saranno gli avvocati truffati del suo ex studio
che sono caduti, a causa sua, nella più completa rovina, falliti nel
lavoro, alcolizzati e "sniffanti" cocaina ; non ultimo il malandrino
Benny Aricia che assumerà addirittura un detective - Stephano - efferato
torturatore di Patrick-Danilo. Le descrizioni della tortura possono turbare
chi non sopporta testimonianze di cruenta violenza, ma non sono fini a se stesse,
poiché - nel piano intellettuale dell'autore - avvalorano il suo scopo
di rendere giustificabile l'operato del fuggiasco : chi soffre così atrocemente
suscita sentimenti di pietà, anche perché i suoi persecutori sono
molti, non ultime le autorità federali e statali, Fbi compresa.
Non mancano pagine ironiche, come quella di Patrick che - acquattato sopra un
albero - spia il proprio funerale, avendo inscenato un incidente d'auto con
cadavere carbonizzato a bordo.
E qui sorge uno spinoso dilemma. Chi è la vittima che ha sostituito Patrick
? Il protagonista del romanzo è dunque anche un omicida ?
L'autore tiene i lettori con il fiato sospeso fin quasi alle ultime pagine e
non saremo certo noi a svelare l'epilogo, anticiperemo solo che i colpi di scena
finali sono addirittura due.
Nel romanzo non mancano le figure femminili, sia che abbiano nazionalità
americana o che siano nate in Brasile, sono descritte sempre affascinanti, abbronzatissime,
praticanti l' aerobica, levigate come se uscissero dalle pagine di Vogue,
e in questo dobbiamo rilevare che Grisham si uniforma agli stereotipi di certi
autori americani che vedono un'umanità di bellezza "costruita"
e con il bicchiere sempre pieno di wisky.
Bellissima dunque Trudy, la moglie abbandonata e largamente consolata con un
bellone che ha tutti i muscoli al posto giusto, ma (ahi lui !) ha "il cervello
posizionato sotto l'ombelico" ; charmant l'intelligente e astuta
avvocatessa Eva brasiliana che - nella foga dell'intreccio dovrà assoggettarsi
a prendere una nuova identità e diventare Leah, forse per simmetria con
il suo partner che da Patrick era diventato Danilo. E così le "doppie
vite" si raddoppiano a loro volta, rendendo sempre più densa la
storia già gremita di personaggi e di intrighi che spesso debordano un
po' dalla pagina sovraffollata, straripante di uomini ed eventi
Vi sono pagine in cui sentiamo prevalere la mano dell'avvocato (p.164 : spettacolare
scenografia di un processo) ; altre in cui si infittisce l'intrigo puro, da
romanzo giallo, pieno di enigmatici nodi che solo alla fine si scioglieranno
; squarci intimisti, chiusi nella confessione che il protagonista rilascia all'amico
Karl ; brani persino sentimentali, di abbandono lirico-paesistico, come quando
Patrick - che nel cuore continua a sentirsi Danilo -, parla del "suo"
Brasile (p.340) idilliaco, dove "il cielo è limpido e l'aria è
leggera, i paesaggi stupendi, la gente socievole...".
Siamo persuasi che Il Partner non tarderà ad essere tradotto in
film : il libro è già e non a caso una movimentatissima sceneggiatura.
Grazia Giordani