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Intoccabile di Mulk Raj Anand, Guanda
IL DRAMMA DEI FUORICASTA
Già Friederichh Nietzche nei suoi celebri
aforismi inerenti le religioni orientali a proposito dei paria, dei fuoricasta
aveva esposto il suo pensiero che, rivisitato dalla penna di Mulk Raj Anand,
è diventato tema del suo Intoccabile che - tradotto da Monica
Marinoni e glossato da Loraine Willis - è attualmente reso noto al pubblico
italiano dai tipi di Guanda.
Anand pubblicò questo libro negli anni Trenta ed ebbe la grande fortuna
di essere prefato dal già celebre E.M.Forster - autore di Passaggio
in India. Da allora ad oggi il romanzo è stato costantemente ristampato
divenendo un "classico contemporaneo", un sempre verde letterario,
ancora fresco documento nella sua coinvolgente drammaticità.
L'autore è nato a Peshawar (oggi in Pakistan) nel 1905. Scrittore impegnato
politicamente, ha insegnato in varie università in Inghilterra e in India.
Con R.K.Narayan è uno dei maggiori romanzieri indiani di lingua inglese.
Tra le sue opere: Coolie, The Village, Across the Black waters,
Morning Face e The Bubble.
" [...]Il libro mi sembra incredibilmente puro - scrive in prefazione Forster
- e fatico a trovare le parole per spiegare questa mia impressione. Evitando
di cadere nella retorica e in inutili giri di frase, dirò che il libro
è andato diritto al nocciuolo del problema, purificandolo. Nessuno di
noi è puro, non saremmo qui se lo fossimo. Ma per colui che sa vedere
al di là delle apparenze qualsiasi cosa può farsi pura, ed è
probabilmente alla franchezza della su critica che è dovuto il successo
di Arnand. [...] Gli indiani hanno una terribile ossessione, sconosciuta in
Occidente: la convinzione che i prodotti del corpo umano siano impuri, oltre
a essere fisicamente sgradevoli, e che coloro che li asportano o che comunque
hanno a che fare con la loro rimozione siano i fuoricasta della società".
Teatro dell'azione è dunque l'India degli anni Trenta, sotto la dominazione
inglese. Protagonista del romanzo è il giovane Bakha, fuoricasta- quindi
intoccabile - umile ed umiliato spazzino, addetto anche alle latrine. E noi
siamo testimoni della sua martoriata giornata che si apre con i rimproveri paterni,
le solite mansioni degradanti che gli competono, sempre avvertendo a gran voce
del suo arrivo, affinché la gente possa scostarsi e non restare lordata
da un involontario contatto con la sua persona.
Unica consolazione del giovane "reietto" è quella di poter
somigliare almeno un poco agli inglesi colonizzatori, per via di qualche capo
di vestiario che acquista a buon prezzo o che gli viene regalato
Lungo il suo cammino, inavvertitamente tocca un passante che lo apostrofa in
maniera a dire poco disumana: "Fatti da parte, delinquente di bassa casta!
Lo sai che mi hai toccato e mi hai contaminato, figlio strabico di uno scorpione
dalle zampe storte?" E le offese non finiscono qui, ma si fanno sempre
più gravi e dolorose per l'innocente ragazzo. Bakha è sottoposto
ad insulti e sberleffi di una folla senza umanità ed è ferito
nella sua dignità di fratello dalle attenzioni lascive di un sacerdote
del tempio nei confronti della bella sorella Sohini.
Eppure Bakha, pur nella sua umiliata condizione di emarginato sociale, non perde
la speranza: il suo primo incontro salvifico è con un missionario inglese
che gli parla di Cristo e di come gli ultimi saranno i primi in una vita ultraterrena.
Il secondo, e alle sue orecchie ancora più diretto messaggio di salvezza,
gli verrà dal Mahatma Gandhi che in quello stesso pomeriggio tiene un
discorso ad un folto pubblico incantato dalle sue spiritualissime parole. Il
Mahatma parla del riscatto promesso dal gesto di chi - facendosi intoccabile
- supera i confini tra le caste. ("Se ci sono degli intoccabili qui si
devono rendere conto che stanno pulendo la società indù. Perciò
devono purificare la propria vita. Devono arrivare ad una certa familiarità
con la pulizia, così che nessuno possa puntare il dito contro di loro...").
Ma le sorprese per il giovane fuoricasta non sono ancora finite: qualcuno tra
la folla parla dell'invenzione degli impianti igienici. ("Allora gli intoccabili
potranno sbarazzarsi del marchio dell'intoccabilità e assurgere alla
dignità di quello stato sociale al quale hanno diritto in quanto membri
utili di una società senza caste e senza classi"). E Bakha spera
che a liberare gli intoccabili dalle loro avvilenti mansioni, sia soprattutto
questa "invenzione", ai suoi occhi ingenui più facile da comprendere
degli spirituali insegnamenti di Gandhi.
Grazia Giordani