Recensioni e servizi culturali
Le padrone del vapore di Augusto Bianchi
Rizzi, Tropea
DONNE MILANESI DI FUOCO
Ben lungi dall'assomigliare alle Confessioni di Sant'Agostino, le rivelazioni
intime di ventiquattro signore della haute milanese, raccolte dalla penna
pruriginosa di Augusto Bianchi Rizzi, conoscitore e "degustatore"
di anima e corpo femminili - pubblicato per i tipi di Marco Tropea - è
diventato un caso, per i temi trattati. Un caso che scotta almeno quanto le
rivelazioni di fuoco delle intervistate, un caso che intriga anche perché
denuncia una rivoluzione sociale negli usi e nelle abitudini.
Fino a pochi decenni fa la donna confidava all'amica del cuore o allo psicanalista
le sue carenze o trionfi erotici, mentre l'uomo raccontava con dovizia di particolari
i suoi exploit di maschio. Leggendo Le padrone del vapore del nostro
scanzonato avvocato milanese, ci accorgiamo che la musica è completamente
cambiata, visto che questo autore , emulo di Nancy Friday (quella di Donne
sopra), è riuscito a mettere insieme addirittura settantuno offerenti,
da cui ne ha selezionate ventiquattro e che fra queste ultime molte sarebbero
state non solo disposte, ma anche contente, di dare le proprie generalità,
sciorinando confidenze a luci rosse, dando prova di un esibizionismo, segno
di questi tempi mutati. Ai giorni nostri non c'è più gusto nel
far arrossire il confessore chiuso nelle anguste pareti del suo confessionale,
dispensatore di assoluzioni e perdono o a parlare delle proprie anomalie sessuali
a quattrocchi con un "tecnico" che dovrebbe raddrizzarle o motivarle
; oggi la donna milanese che conta vuol mettere in piazza il suo narcisismo,
vuole che il mondo sappia come amministra il suo sesso.
A chi venisse il sospetto che si tratti di mistificazione, di fantasie messe
insieme dalla fervida penna di Bianchi Rizzi, l'autore potrebbe mostrare e far
sentire le registrazioni colte dalla viva voce delle intervistate.
Cento amanti sono il bilancio di un'attrice trentenne, stakanovista del sesso,
nubile ; quindici quelli della quarantenne psicoanalista, recidiva nel matrimonio
; anche la pittrice cinquqntacinquenne non scherza con una trentina di amanti
(non è ben sicura del numero esatto), più parca nei mariti : uno
soltanto.
Quasi tutte hanno avuto anche qualche grande amore che però sembra contare
meno delle loro performance sessuali. Donne loquaci - quelle dell'inchiesta
- pronte a spiattellare dove, come, quante volte e con quale soddisfazione si
sono accoppiate in maniera etero o omo sessuale, doviziose di particolari più
che intimi, creatrici di uno strano mix scientifico-cochon, con la complicità
dell'avvocato scrittore che le sollecita, provoca, imbocca, pur cercando di
sostenere la sua tesi della donna padrona, conduttrice di quel caldo "vapore"
del sesso.
Che l'uomo di legge di successo, autore del libro, riesca così bene nell'intento
non ci stupisce, visto che è dotato di sicure doti istrioniche, essendo
attore, scrittore nonché commediografo ; insomma anche lui un padroncino
del vapore, non solo le sue intervistate, importanti protagoniste della Milano
bene, avvocatesse, registe televisive, imprenditrici, giornaliste, attrici che
non vogliono lasciarci all'oscuro sull'intensità e la natura dei loro
orgasmi plurimi o solitari e sul modo migliore per ottenerli da sole e in compagnia.
Linguaggio esplicito e pudore assente animano la pagina dalla prima all'ultima
riga di questo libro-inchiesta, senza censure, in cui le ventiquattro intervistate
ci hanno condotte fieramente sfrontate a sbirciare sotto le loro lenzuola.
Grazia Giordani